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Il palazzo prende il nome dal letterato e antiquario settecentesco Pietro Bucelli, il quale raccolse numerosi pezzi etruschi dei dintorni di Montepulciano e Chiusi per ospitarli proprio qui. Gran parte della collezione fu ceduta prima a Pietro Leopoldo I, poi al Granduca di Toscana e ora è conservata principalmente a Firenze, mentre solo una parte è esposta al Museo Civico di Montepulciano. Caratteristico è il basamento del palazzo nel quale sono murati frammenti lapidei, urne cinerarie ed iscrizioni in una sorta di piccola esposizione all’aperto dell’arte etrusca e romana della zona.